Una fresca ricettina estiva, un piatto che arriva addirittura dagli antichi romani, a quel tempo era chiamato “Capre Diem”.
Per la
materia prima non esitare ad andare sotto la panca, dove la capra crepa.
Morta
la capra si cercherà in ogni modo di salvare almeno i cavoli. Questi ultimi
sarebbero difficilmente utilizzabili per la merenda, teniamoli lì.
Rompere le
uova nel paniere, ricordandosi di piangere sul latte appena versato, sempre con
le mani nella marmellata.
Sbollentando
il tutto in acqua salata si assorbe il gusto del mare.
Buon
appetito
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