Per fare un armadio,
ci vuole il seme,
il seme della gelosia
se non hai le tapparelle.
O Armadio mio, apri le tue ante,
anteprima una, poi l’altra.
Dentro di te troverò:
camicie colorate, camice bianco,
indumenti e palline di naftalina.
Con quanta fatica custodisci tutto quanto!
È poi il tuo scopo, perché sempre a lamentarti?
Giorno degli ingombranti: tu, vuoto dentro, tremi…
treni diretti al macero.
O Armadio,
soldevio esauta membra scoscese,
millana chi ti pieve ancor!
O Armadio.